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Benvenuti sul sito dell' Hotel Jolly

Vuoi visitare i monti del Pollino e gli splenditi paesini di Morano e Civita?
Potresti dormire a Castrovillari e fare escursioni...

Hotel Jolly Castrovillari

Un Hotel nel cuore di Castrovillari.
Offerte per il Carnevale di Castrovillari
Visite sul Parco Nazionalde del Pollino

42 camere  con vista panoramica sulla catena montuosa del Pollino

C.so Luigi Saraceni,22 - 87012 Castrovillari (CS) e-mail:info@hoteljollycastrovillari.it
Tel.+39 0981 21122 Fax: +39 0981 28653

Offerte last minute sul Pollinonuove offerte hotel pollino

Eventi:a tradizione e folklore

Tra le iniziative culturali ricordiamo:

Carnevale del pollino                     
Festa di San Giuseppe ''le focarine'' 
 
        19 Marzo
Festa della Madonna Del Castello            01.02.03. Maggio
Festival internazionale del Folklore          Agosto_Settembre
Festa di San Giulano  
    
                         27 Gennaio
Civitanova (rivisitazione del centro storico)   Settembre.

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Il Territorio

La Calabria. Mare, monti, testimonianze di varie civiltà, folklore, artigianato, paesaggi con forti contrasti nella loro incontaminata bellezza dai mille colori e dai mille profumi, questa è la Calabria  una regione che si sta adoperando per conservare e mettere in mostra i propri tesori.

In essa vi sono grandi varietà morfologiche, climatiche, geologiche; quindi si potrebbe definire una regione dalle dimensioni ingannevoli e dalle varietà inimmaginabili.
E' stata una regione di transito, esposta ad assalti e controassalti, a dominazioni e controdominazioni; ognuna di queste fasi storiche ha lasciato un segno che è possibile ritrovare in una ricerca affascinante.

Una vacanza calabrese rappresenta un'occasione irrinunciabile per rigenerare non soltanto lo spirito, godendo di tante bellezze artistiche e dell'amenità dei luoghi , ma anche del corpo.A parte il paesaggio splendido e, il clima, la Calabria possiede il nobile e antico costume dell'ospitalità e presso l'Hotel Jollysito a Castrovillari si respira un'aria di affabile calore umano, si coglie un mix di sapori dalle provenienze lontane, si avverte un senso di appartenenza e di familiarità senza barriere.


Castrovillari. Situato nella parte nord della Calabria, alle pendici del massiccio del Pollino a 362 m sul livello del mare sorge su di un pianoro in leggera discesa verso sud corrispondente ad una antica pianura alluvionale. Dista 30 Km dal mar Jonio e 55Km dal Tirreno. Gode quindi, per la sua posizione privilegiata di un clima mite e temperato e offre al turista diverse possibilità di trascorrere piacevoli soggiorni balneari  o di ritrovarsi nella tranquillità della natura incontaminata del Pollino respirando l'aria salubre della montagna.

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Fu interessato prima dalla conquista greca e nel II secolo a.c. vide comparire la prime tracce di insediamenti romani con la costruzione delle villae rusticae.Barbari, Normanni, Svevi si insediarono nel suo territorio e proprio quest'ultimi ne ingrandirono il circuito delle mura che ancora oggi si può riconoscere nell'attuale torre campanaria della chiesa di S.Giuliano.La "Civita" è il centro storico dove un bell'esempio di castello aragonese prese vita alla fine del XV secolo, presenta una forma trapezoidale con quattro torri laterali.Percorrendo le viuzze della Civita si giunge alla chiesa di S.Giuliano, la più antia chiesa parrocchiale di Castrovillari risalente al XII secolo, nel corso della storia subì notevoli trasformazioni e un fatale incendio nel 1789 determinò la distruzione di buona parte delle opere presenti all'interno.Il santuario della madonna del Castello è situato in cima al colle da cui domina tutto il paese, ha origini normanne e risale al XII secolo ;all'interno conserva molte opere d'arte, tra cui l'immagine devozionale della Vergine con bambino risalente al 1290 circa, un portale a sesto acuto si trova sulla facciata.La chiesa di S.Francecso inagurata nel 1804, la chiesa della S.S.Trinità edificata ai primi del XIX sec.insieme con il museo archeologico, l'archivio di stato, la biblioteca civica e i palazzi gentilizi vanno a costruire il patrimonio artistico ed archeologico di Castrovillari.


Il Parco nazionale del Pollino si estende, per circa 196.000 ettari, nella dorsale appenninica meridionale tra Basilicata e Calabria, sviluppandosi, dal Tirreno allo Jonio, attraverso formazioni rocciose di varia origine: spiccano le rocce dolomitiche e i morfotipi di origine glaciale. Si caratterizza per una diversificazione altimetrica e climatica che, dal livello del mare alla vetta del Dolcedorme( 2267 m), comprende  fasce  vegetazonali ed  ecostistemi che variano dalla macchia mediterranea ai pianori d'alta quota.I fiumi e i torrenti come il Lao, il Peschiera, l'Argentino sono presenti nelle valli e nelle gole del territorio in percorsi d'acqua di straordinaria suggestione e pregio naturalistico, tra i quali si distingue il Raganello che scivola tra due pareti rocciose alte fino a 700 metri.

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La vegetazione comprende una considerevole varietà, tra latifoglie e resinose -come ontani, lecci, olmi, carpini, cerri, pini, pioppi- specie arbustive e sottobosco ricchissimo, tra l'altro, di erbe officinali.La dominanza del faggio si accompagna, talvolta, all'abete bianco, dando luogo ad un'associazione di grande interesse , come la presenza endemica del Pino Loricato (simbolo del Parco), che svetta in alta quota, tra le rocce impervie, toccando altezze monumentali di oltre 20metri. Fra le specie faunistiche che vivono nel Pollino si distinguono: mammiferi come il capriolo di Orsomarso, il lupo appenninico, la lontra e il gatto selvatico;rettili come il colubro leopardino, il cervone e la vipera aspis;anfibi come la salamandrinaagli occhiali, l'ululone dal ventre giallo e varie specie di tritone. Tra i volatili, oltre gli uccelli del bosco, tra cui il raro picchio nero , regnano  i rapaci con esemplari di aquila reale, capovaccaio, sparviere, nibbio reale, falco pellegrino, poiana, gheppio e gufo reale. L'aera protetta, inoltre, conferma un grande valore anche sotto il profilo paleontolgico, grazie al recente ritrovamento nella valle del Mercure dell'Elephas antiquus, reperto di altissimo valore scientifico.

Il territorio del Pollino si distingue, infine, per una storica presenza umana che ha lasciato i segni in graffiti come il Bos primigenius, ritrovato nella grotta del Romito, nelle opere storiche  artistiche dei sui 56 centri storici ricchi di forti tradizioni che raccontano un rapporto profondo di amore e di rispetto tra la vita quotidiana dell'uomo e il suo ambiente.


Civita- Fondata intorno al 1476 da profughi albanesi provenienti dall'Epiro, che abbandonaro  la loro patria  dopo la morte di Skandeberg.Il Folklore è intriso di storia e di religione e con le sue bellezze naturali e le singolari espressioni della cultura arbreshe è meta di non pochi visitori. Di particolare interesse e suggestione è il ponte del Diavolo che si narra tra legende che venne costruito grazie ad un patto fatto con la popolazione. 

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Una passeggiata  attraverso itinerari inconsueti  e in un ambiente naturale selvaggio , percorrendo una lunga scalinata di 615 gradini si arriva alle sponde del torrente Raganello. Il fiume ha parecchi rami sorgentizi però quello maggiore ha origine ai piedi di Serra di Crispo a 1800 m.di quota; ha una lunghezza di 32Km e viene definito il Canyon più lungo di Italia  attraverso profonde gole  tra pareti calcaree e luoghi suggestivi. Il canyon termina a quota 261m.,al Ponte del Diavolo e sfocia ne Mare Jonio.


Sibari - Nella fertile piana del Crati, un tempo paludoso e insalubre, sono ancora oggi sepolte le case, gli splendidi templi di Sibari, potente colonia greca in Italia.Fondata nel 720 a.c. dagli Achei prese il nome dall'odierno fiume Coscile, che allora era chiamato Sybaris.
Importante è il museo archeologico della Sibaritide situato ai laghi di Sibari(Piccola Venezia del Sud) area lagunare trasformata in porticciolo turistico che raccoglie al suo interno collezioni di reperti risalenti alle varie dominazioni.
Da non sottovalutare è l'area archeologica nei quali vi sono i resti di tre città: Sibarys, Thuri e Copia ovvero dell'antica città Magno-Greca di Sibari.

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Altomonte - Situato  su di un colle a circa 500metri di altitudine.D'origine medievale, prese l'attuale nome nel 1343 quando era contea dei Sangineto. Passo poi a varie famiglie fra cui i Sanseverino da Bisignano(1380).Il Castello d'origine normanna, poi rifatto:conserva elementi medievali e tracce di un affresco dei XIV/ XV sec. Trecentesca torre dei Pallotta a pianta quadrangolare si presenta come u edificio imponente ravvivato solo da piccole monofore e bifore di gusto antico.

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Chiesa di S.Maria della Consolazione  nobile e austera, posta nella parte alta dell'antico abitato, domina la valle dell'Esaro è di origine normanna poi, più volte ripresa ha notevoli opere d'arte nell'interno.
Teatro estivo ha una struttura esemplata sui modelli degli antichi anfiteatri greco-romani, è dotata di un' ampia platea capace di 1100 posti a sedere ospita il festival mediterraneo dei due mari  rassegna di teatro , musica, danza, ed arti visive.


Rossano - Uno dei centri più importanti della zona, sorge al centro della Piana di Sibari a 270mt di altitudine su rocce a picco dalle quale domina l'intera pianura.La città entra nella storia coi romani all'inizio del II Sec. a.c.;respinse Alarico (412), resistette a Totila (548) e uscì indenne dalle scorrerie saracene.I Bizantini (953_1059) le fecero assumere un ruolo da protagonista: fu  infatti i loro capocasaldo militare ed amministrativo.Di questo fulgido periodo restano preziose e numerose testimonianze tanto che la città è conosciuta come la "Ravenna del Sud".Tra le evidenze artistiche meglio conservate citiamo la chiesetta del S.Marco(gemella della Cattolica di Stilo) e quella della Panaghia e, unico al mondo, custodito nei locali del museo diocesano di arte sacra, il Codex Purpereus Rossanensis manoscritto greco dei vangeli di Matteo e Marco. Di notevole interesse sono la Cattedrale e l'Abbazia del Patire, il più alto esempio di architettura basiliano_normanna in Calabria.E'un ottimo binomio " mare-monti".

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Morano Calabro - Un paese pieno di fascino e dal ricco passato ubicato ad una altitudine di 694 metri s.l.m.
L'agglomerato urbano sorge su di un colle quasi conico alle falde del Monte Pollino(m 2248)con un singolarissimo affaccio panoramico di case degradanti sino a valle, un tempo strategico che illuminato la sera illuminato dalle sue luci appare con pittoresco scenario da presepe.

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Le sue origini risalgono al 130/132 a.c. punto cardine della Regio_Capuam, antica via consolare comunemente conosciuta come Polilia-Annia che costituiva l'unico accesso per terra ferma alla Calabria.Nel corso della storia diverse dominazioni si stanziarano come i Normanni che costruirono il primo nucleo del Castello, i cui ruderi dominano ancora oggi sull'abitato.

Il patrimonio artistico  è ricchissimo e buona parte di questo è conservato nelle numerose chiese. Slarghi, passi , sottopassi, archi, torrioni, contrafforti fanno da cornice in uno scenario dal tempo ormai lontano in cui è semplice lasciarsi abbandonare in un'atmosfera che oggi non esiste più.